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Immagine del redattoreImpero della Luce

Come ascoltiamo la musica?


Il 17 ottobre alle 20:30, USMARADIO trasmetterà in anteprima mondiale ATLAS, un nuovo lavoro musicale di geografie elettromagnetiche creato dall'Impero della Luce con i suoni di alcuni luoghi speciali.



Il nostro atlante musicale presenta le voci elettromagnetiche di 7 spazi diversi – una fabbrica, un bunker della Prima Guerra Mondiale, un’osteria, una mostra, due grandi città europee e un centro per la ricerca radiofonica. Tra 2018 e 2024 abbiamo registrato e ri-organizzato via software i suoni segreti dei circuiti elettrici, delle onde radio e delle dispersioni di telai industriali, frigoriferi, proiettori, semafori, impianti di aerazione ecc., generando 7 brani autonomi, 7 spazi sonori fantastici costruiti a partire da geografie concrete.


E quindi ATLAS è un disco?

NO! Almeno, non per ora.



La raccolta Atlas è stata concepita per essere diffusa e fruita attraverso lo streaming radiofonico o l'ascolto collettivo e non desidera essere in alcun modo un progetto discografico o un prodotto in vendita.


Quelli di Atlas sono spazi sonori fantastici costruiti a partire da geografie concrete, sono cartografie uditive di continenti immaginari che possono esistere solo nel tempo dell’ascolto collettivo.


​​ATLAS è un lavoro sonoro fruibile SOLO VIA RADIO/WEB RADIO. 

[No bandcamp, soundcloud o altre piattaforme di streaming].


I motivi di questa scelta sono molti e speriamo di poterne parlare assieme prima o poi, durante uno dei prossimi ascolti collettivi. Qui di seguito qualche spunto di riflessione che ci ha portato a questa scelta.



Il 25% dei brani caricati nelle piattaforme on-line non è mai stato ascoltato.


Nel 2023, sono state caricate sulle piattaforme musicali 120 mila canzoni al giorno.

Il 40% ha avuto meno di 10 ascolti e il 25% addirittura 0 ascolti. In molti sostengono che dietro a questi upload senza ascolti potrebbe esserci lo zampino dell’intelligenza artificiale, responsabile della creazione di uno sterminato eserciziario di brani... [per approfondire, ecco qui l'articolo di Paolo Bigazzi, docente al SAE]. Un altro dato: l'82% di tutto il catalogo di Spotify ha meno di 1000 ascolti al mese. Potremmo proseguire e snocciolare altri numeri, statistiche... Ma quel che importa davvero è la domanda alla base di tutto: CHI ASCOLTA LA [NOSTRA] MUSICA? E come [o quando] l'ascolta?



E se nessuno ascolta la nostra musica, quanto inquina il "parcheggio" dei nostri brani in rete?


La maggior parte di noi non è in grado di dire quanta energia utilizzi quotidianamente, né quale sia il livello di emissioni che provocano le nostre attività. "Come per tutte le tecnologie, tuttavia, l'uso di Internet ha un costo energetico e questo costo è proporzionale alla quantità di dati trasferiti". Il conto preciso a grammo di anidride carbonica prodotto ha comunque poca importanza. Quello che conta è essere consapevoli che anche lo streaming ha un impatto sull’ambiente, pur non avendone percezione fisica.

La maggior parte delle produzioni musicali contemporanee che giacciono silenziose in qualche angolo buio di Bandcamp o SoundCloud ricorda quei capannoni di cemento armato che, abbandonati semi-finiti, costellano inutili le nostre – un tempo bellissime – campagne.


Quanto vogliamo continuare a inquinare? Ma del resto, anche questo post farà la sua parte... Come avrete capito, l'importante è per lo meno porsi il problema.



Ma se la musica non la parcheggi su Bandcamp o Spotify, come fai a condividerla con gli altri?


Avete mai sentito parlare delle trasmissioni radio? :)


La radio è la nostra casa: o meglio, è la casa natale della musica elettroacustica, ed è la ragion d'essere di un certo modo di creare e organizzare i suoni, quello che noi chiamiamo "il nostro linguaggio musicale". Le onde radio sono anche il cuore, l'anima e l'essenza del nostro vocabolario sonoro...

Gli studi radiofonici come fucina di sperimentazione e le trasmissioni radio come veicoli del cambiamento degli ascolti: la RADIO a noi piace ricordarla così, come era quando noi non eravamo ancora nati, e come è ancora oggi in qualche luogo remoto e felice.


Ma la bellezza della radio è anche l'incontro con l'inaspettato, lo scontro con l'ignoto che accade durante il fluire del tempo, quando la si lascia accesa e dalle sue casse fuoriescono melodie, suoni, racconti inaspettati e fulgide scoperte... Immaginiamo ATLAS scontrarsi casualmente con le orecchie delle persone, in Belgio, in Francia, in Austria o a San Marino... un lampo di corrente in una giornata grigia.



Quanto, quando, dove e con chi ascoltiamo la musica?


Qualsiasi persona coinvolta nel mondo della musica e del suono dovrebbe pensare attentamente a queste domande. Noi, con ATLAS, ci stiamo provando.



>>>> Per scoprire ed ascoltare ATLAS non vi resta che seguirci e prendere nota delle occasioni che si presenteranno sulla vostra strada. Vi consigliamo di:


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Il prossimo ascolto di ATLAS:

17 OTTOBRE ORE 20:30

sulle frequenze di USMARADIO




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