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Immagine del redattoreImpero della Luce

Come suona una città?

Un breve reportage sui nostri 5 mesi di Foreste Elettriche a Pesaro, accolti da Labirinto cooperativa sociale e realizzati in collaborazione con  Gra’ – non solo cibo da cortile all'interno delle attività di "Piano Pianissimo/Forte Fortissimo", nell’ambito di Oceano Adriatico l’iniziativa musicale del dossier di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura.





24 Febbraio: il centro storico

La nostra avventura inizia nel mese di Febbraio, quando abbiamo incontrato i 25 partecipanti – ben 50 orecchie! – pronti ad esplorare il suono elettrico nascosto di vari luoghi della città di Pesaro.


In questa prima occasione abbiamo svelato uno strumento di educazione al paesaggio sonoro che abbiamo ideato e confezionato proprio per questo progetto: si tratta di un DIARIO SONORO immaginato per facilitare l'accesso degli ascoltatori al paesaggio sonoro naturale e per iniziarli alle pratiche di ascolto consapevole. Eeviac si è occupato del design, dell'impaginazione e delle grafiche del Diario, mentre Merrich ha radunato esercizi, citazioni e ispirazioni dalle pratiche di importanti autrici e autori che hanno dedicato la loro vita all'ascolto del paesaggio sonoro – come Oliveros, Westerkamp, Anderson, Lockwood, Schafer.

Ogni partecipante ha ricevuto in dono un Diario Sonoro da compilare e usare nel corso dei mesi a venire.

La prima giornata di ascolto delle Foreste Elettriche di Pesaro si è svolta nel cuore storico della città, tra un acquazzone e una schiarita, circondati dalla folla che si era radunata in centro per l'accensione della Biosfera di Artifact Studio in Piazza del Popolo, simbolo di "Pesaro Capitale della Cultura 2024".



16 Marzo: la stazione dei treni

Il secondo appuntamento delle Foreste Elettriche ha portato le nostre orecchie a scoprire un luogo davvero curioso per i suoni che a noi interessano: la piccola stazione dei treni della città.

Tra distributori automatici digitali di biglietti, treni ad alta velocità in sosta e obliteratrici, le nostre orecchie hanno potuto godere di una grande dose di meraviglia.

Ma quel che ha fatto più scalpore e che si è trasformato in uno dei suoni iconici di questa città lo abbiamo trovato poco fuori dalla stazione: si tratta della sbarra automatica del parcheggio, una vera chicca dal groove trascinante.


In questa seconda sessione, i partecipanti hanno iniziato ad avere maggior confidenza con il mondo dei suoni nascosti elettromagnetici e qualcuno, timidamente, ha iniziato anche a registrarli...




20 Aprile: il centro commerciale

Ma è in questo uggioso 20 aprile che le nostre orecchie vengono sconquassate dal suono più misterioso e meraviglioso di tutti... Si tratta di un ritmico e armonico Jingle che uno dei nostri ascoltatori ha scoperto trillare nel retro del muro perimetrale di un parrucchiere. Un suono davvero melodico e ritmato la cui origine rimarrà, per sempre, ignota! Parte del fascino delle Foreste Elettriche è anche questo: non tutto può essere noto.


Questo terzo appuntamento ha portato anche un po' più di conoscenza teorica, grazie alle infografiche ideate e create da eeviac per spiegare ai nostri gruppi di ascoltatori da dove arrivano le cose che possiamo (o che non possiamo) ascoltare con i dispositivi Ether di SOMA, i nostri fedeli compagni di avventura.


Tra un treno svedese e un fascio di microonde, anche questa bella giornata trascorsa ad ascoltare i suoni segreti di un centro commerciale si è conclusa con stupore e meraviglia.



11 Maggio: il lungomare

Con la bella stagione non poteva mancare una passeggiata esplorativa del lungomare e della piazza raccolta attorno alla "Sfera grande" di Arnoldo Pomodoro, luccicante scultura affacciata sull'Adriatico e affondata in un cerchio d'acqua nel verde.



Compagna onnipresente di questa sessione d'ascolti è stata la grande ruota panoramica che domina il profilo del litorale, con il suo sibilare insistente e i suoi improvvisi moti di accelerazione.

Nei mesi precedenti avevamo già avuto modo di osservare quanto il paesaggio sonoro naturale della piazza fosse decisamente complesso e sfidante da ascoltare e così abbiamo proposto ai nostri amici ascoltatori di creare una mappa sonora del luogo, prima di immergerci nelle analisi elettromagnetiche....


Personali e creative, le mappe dei paesaggi sonori dei partecipanti hanno rivelato l'essenza di un luogo fortemente colonizzato dall'essere umano, dove persino il rumore del mare e dell'infrangersi delle onde passava in secondo piano. La ruota panoramica, con la sua invadenza non ha lasciato sereni gli ascolti di molti...







08 Giugno: le Foreste Elettriche di casa tua

L'ultimo appuntamento delle nostre sessioni di ascolto lo abbiamo dedicato agli oggetti che ciascuno di noi ha in casa, chiudendo così un'analisi che partiva dal macro – l'atmosfera elettrica del centro storico di una città – per chiudersi nell'intimo delle abitazioni.


Abbiamo chiesto agli ascoltatori e alle ascoltatrici di portare al GRA' – ormai diventato casa-base dell'Impero della Luce – da 1 a 3 oggetti elettrici domestici da esplorare e ci siamo trovati ad ascoltare il suono di una piastra per capelli, di un rasoio elettrico, di un carica spazzolino elettrico, di un alimentatore usb, di una torcia a led, di un minipimer e persino di un Holter cardiaco!


La cosa decisamente più bella è stata presentare i nostri Elettrioni ai partecipanti e vederli divertirsi in improvvisazioni musicali davvero promettenti!



Non potevamo immaginare una miglior conclusione per il nostro percorso assieme: ora L'Impero della Luce può contare in altri nuovi e pazzeschi ambasciatori ❤︎



Morale della favola: ma come suona una città???

Una città risuona delle persone che la vivono, l'attraversano, la animano.


Una città suona grazie alle relazioni e agli scambi preziosi, al sostegno, alla curiosità, alla cura e alle piccole attenzioni che ciascuno può prestare verso il mondo.

In questi 5 mesi abbiamo incontrato persone davvero speciali: non solo le ascoltatrici e gli ascoltatori che hanno seguito con noi l'intero percorso o una parte di esso, ma anche tutte le forze invisibili che hanno gravitato come pazzi elettroni attorno alle Foreste Elettriche, rendendone possibile l'esistenza. Come poter ringraziare Giuliano e tutte le ragazze e i ragazzi di GRA' - Non solo Cibo da cortile, che ogni mese ci hanno seguito, sfamato e dissetato? E che dire di Vittorio, Claudia e Valeria di Cooperativa Labirinto che hanno messo le gambe e il cuore a questo progetto, dopo averlo tanto desiderato?


In questi 5 mesi abbiamo incontrato nuove amiche e amici e scoperto ancora una volta che il silenzio non esiste, nemmeno quando si cerca di fare Piano Pianissimo... perché ci sono sempre cuori e animi che battono Forte Fortissimo.

Ciao Pesaro, siamo sicuri che ci rivedremo presto!  ❤︎



Foto ricordo con uno dei gruppi che hanno partecipato alle esplorazioni elettromagnetiche di Pesaro


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