In questo nuovo articolo vi raccontiamo di Musica in Prossimità – il festival annuale curato da Metamorfosi Notturne a Pinerolo per "esplorare il panorama frastagliato delle musiche non convenzionali" – così il prossimo anno farete di tutto per non perdere la sua undicesima edizione.
Mettere insieme un festival è un processo indubbiamente complesso: per trasformare una semplice idea in un evento inappuntabile, servono un mix di creatività, logistica, determinazione e mesi di pianificazione. Purtroppo però, chi vi partecipa spesso non si rende conto dell'enorme quantità di lavoro e dedizione che sta dietro le quinte.
Ma cosa rende speciale un festival? E perché quelli organizzati dagli artisti o dalle famiglie con una lunga tradizione sono spesso i migliori?
Musica in Prossimità unisce composizione contemporanea, musica elettronica, improvvisazione e performance, abbattendo le barriere tra i generi e la distanza tra concerti d’ascolto e momenti di condivisione collettiva.
Artiste in prima linea: Metamorfosi Notturne e il Quartetto Maurice
Musica in Prossimità è curato da Metamorfosi Notturne, associazione nata nel 2016 dal Quartetto Maurice per organizzare eventi legati al campo della musica contemporanea e diffondere nuovi linguaggi musicali. Composto Georgia Privitera (violino), Laura Bertolino (violino), Francesco Vernero (viola) e Aline Privitera (violoncello), il Quartetto Maurice si occupa – dal 2002 – di nuova musica, mettendo in primo piano nel proprio repertorio la musica dei secoli XX e XXI. [Scopri il Quartetto Maurice qui].
Musica in Prossimità riflette le scelte e i desideri di ricerca del quartetto d'archi che ogni anno invita compositrici e compositori di rilievo a scrivere nuove opere per il Quartetto.
Di anno in anno, l'ensemble è diventato un canale per le voci più interessanti della composizione contemporanea in progetti caratterizzati da un forte approccio performativo, dall'utilizzo delle nuove tecnologie o da uno sguardo e un sentire rinnovati sulle pratiche compositive classiche. [Continua a leggere l'approfondimento di "The Listeners" seguendo questo link]
Quest'anno sono stati presentati i lavori di GAME 15 – Mirror Games di Bernhard Lang e Nodo Infinito di Justė Janulytė, eseguiti con l’ensemble SoloVoices.
Una talk pubblica ha svelato i processi compositivi ed esecutivi delle due opere; gli ascoltatori hanno potuto trovare nei luoghi dei concerti cartoncini e pennarelli per scrivere anonimamente domande e curiosità da sottoporre ai compositori nel corso della tavola rotonda, a dimostrazione di quanto il pubblico sia davvero "al centro dell’esperienza sonora" di Musica in Prossimità. Un piccolo gesto che fa la differenza.
Tra una location e l'altra – Musica in Prossimità si è tenuto tra teatri, chiese suggestive e spazi in e out door della città di Pinerolo – abbiamo potuto scambiare qualche chiacchiera con le curatrici che ci hanno fatto capire con quanta cura e scrupolosità hanno composto il cartellone di questo 2024.
I festival organizzati dagli artisti hanno un sapore speciale. Chi meglio degli artisti stessi può capire cosa rende un evento davvero unico? Gli artisti conoscono le esigenze dei loro colleghi, sanno come farli sentire a casa e come creare un ambiente in cui la creatività può davvero fiorire. Questo approccio empatico spesso si traduce in un festival che non solo mette in mostra il talento, ma lo celebra e lo nutre.
Quando gli artisti si prendono cura l'uno dell'altro, il risultato è un'esperienza autentica e coinvolgente, sia per i partecipanti che per il pubblico.
Musica in Prossimità 2024: il programma
L'Impero della Luce ha portato a Pinerolo delle speciali Foreste Elettriche, con un focus dedicato all'ascolto delle persone adolescenti, di bambine e bambini. Fondendo il nostro TALUS a Foreste Elettriche, abbiamo creato dei piccoli spettacoli di restituzione, invitando le orecchie partecipanti a portare da casa degli elettrodomestici da ascoltare, tutti assieme.
Dopo l'immersione nelle nuove scritture per il Quartetto Maurice e Solovoices abbiamo scoperto con piacere l'energia deflagrante, distorta e lo-fi di YEAH YOU, Gustav Thomas ed Elvin Brandhi, padre e figlia originari del Galles che "soddisfano l'impulso di creare indiscriminatamente e in movimento portando con sé una serie di altoparlanti in miniatura, dittafoni, campionatori, più una macchina fotografica o un microfono". Se non li conoscete, scopriteli su Bandcamp.
Il secondo giorno ci ha fatto viaggiare con una vecchia conoscenza, l'organista Giulio Tosti che avevamo scoperto nel 2021 dietro l'organo della Chiesa di Sant'Antonio Abate di Padova grazie a Taverna Maderna. A Pinerolo, Tosti ci ha portati in stato di grazia con Les Compositions 1960 di La Monte Young; come il miglior pilota di astronavi, Tosti ci ha condotti in nuove orbite sensoriali dove le frequenze dell'organo, come bellissimi delfini dell'etere, hanno guizzato con grazia eterna attorno alle nostre orecchie. Wow.
A seguire: la scoperta del mondo caleidoscopico – e completamente folle – di Gilles Grimaitre e Julien Mégroz, in arte HYPER DUO. Il duo svizzero composto da un pianista e un percussionista sfida senza timore la complessità della scrittura contemporanea, sperimentando compressioni, tagli e corse nello spazio sonoro impossibili da afferrare in anticipo. Ascoltali qui.
Purtroppo la giornata dedicata alle Foreste Elettriche ci aveva completamente risucchiato ogni energia, e quindi con grande dispiacere abbiamo perso il djset di LavaLamp... abbiamo risparmiato le forze per trascinarci a letto, avvolti in una nebbia pittoresca.
La dormita ci ha fatto bene, perché il terzo giorno ci ha visto frizzanti come un bicchiere di Brioschi, pronti per nuove sessioni di Foreste Elettriche e per altri due concerti attesissimi:
Alexis Degrenier e Deena Abdelwahed con Jbal Rrsas.
Percussionista attivo a Clermont-Ferrand, Alexis Degrenier "decide di seguire sentieri tanto vasti quanto remoti, richiamando la musica di Ligeti, i sistemi metrici del Maqam e della musica mediorientale, nonché le pulsazioni della meccanica quotidiana, e la musica della Francia centrale attraverso lo studio dell'ascolto obliquo degli spazi sonori". A Musica in Prossimità, Degrenier ci ha ipnotizzato con un concerto per percussioni ed elettronica che presenta il nuovo album "La mort aura tes yeux" disponibile su Bandcamp, qui.
A chiudere la manifestazione è stata Deena Abdelwahed. La dj e producer tunisina ha presentato un set dedicato al nuovo album, "Jbal Rrsas", una reimmaginazione della musica araba da club scritto con i preziosi consigli di Khalil Hentati e Khyam Allami. Godersi lo spettacolo a due poltrone dal palco, è stata un'emozione difficile da raccontare!
Tradizioni Famigliari
Musica in Prossimità vuole anche dire famiglia: non solo per il sentimento che si crea tra artisti, staff e pubblico, ma anche in senso più stretto e letterale. La maggior parte degli spettacoli sono andati in scena al Teatro del Lavoro, una creatura di Georgina Castro Küstner e Damiano Privitera, che lega indissolubilmente il luogo dello spettacolo al Quartetto Maurice. Ma Aline e Georgia non sono le sole sorelle Privitera coinvolte: un regalo che ha scaldato il cuore è stato il piccolo pamphlet – e gli inviti personalizzati – creato dalla terza sorella Privitera, la pianista Dolores Privitera che ha tolto le mani dai tasti e dagli spartiti di Giacinto Scelsi, Helmut Lachenmann, Olivier Messiaen, Luigi Nono e Salvatore Sciarrino per creare delle cartoline ricordo con incisioni personalizzate.
I festival di lunga tradizione familiare offrono un'atmosfera di calore e accoglienza che è difficile da replicare.
Mangiare tutti assieme in pausa pranzo le leccornie preparate da Georgina in una casa dal sapore caldo e accogliente significa anche sprofondare nella cura e nell'attenzione dei dettagli che una famiglia intera mette nell'organizzare un festival. Assistenti e staff diventano tutti fratelli, cugine e sorelle sempre pronti a dare una mano.
Musica in Prossimità è come essere invitati a un grande abbraccio collettivo, dove il senso di comunità è palpabile e ogni ospite si sente speciale.
Tenete d'occhio il festival [Instagram: @musicainprossimita]
Non perdete l'edizione 2025!
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